Tonica e Gin Corso: quale scegliere per il perfetto gin tonic.
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Come regola generale, per un classico gin tonic si deve preferire una tonica più decisa e secca, di solito una Indian, altrimenti quelle più delicate vengono sopraffatte dall’alcol. Fate però attenzione alle note aromatiche: anche il gin le ha e potrebbero non abbinarsi perfettamente con quelle della tonica. Alcune scelte più aromatiche poi, come detto, sono pensate per essere bevute proprio da sole e quindi non vanno bene per fare il cocktail.
Ogni tonica ha il suo mercato, gli ultimi anni di marketing ci hanno mostrato quanto il colore, il design e l’arricchimento di flavours siano stati importanti nell’ampliare il ventaglio di proposte e di richieste. Il mercato attuale offre tante etichette con caratteristiche aromatiche differenti e quasi in tutte la quantità di zucchero si aggira tra i 7 e i 9 gr/100 e sono tutte super clear, il che mi fa pensare che la presenza di china sia la soluzione chimica cloridrato di chinino e non una percentuale autentica di corteccia di china.
Importante è anche la temperatura di servizio, perché una tonica sia una buona bevanda gasata e corroborante, la temperatura di servizio, di 3 gradi, e la bollicina sono un ottimo parametro di prodotto efficace. Esistono acque toniche con una lieve gasatura e meno zucchero, altre con un’effervescenza briosa e costante e quantità di zucchero superiori. Meglio bere una bevanda rinfrescante in purezza scegliendo una quantità media di zucchero contenuta all’interno (8 gr/100). Sono ottime le classiche zero e in miscelazione vanno bene le corpose e dolci (9 gr/100) per diluire e distribuire al meglio il profumo di bevande spiritose come il gin.
Quindi per il perfetto gintonic made by Gin Corso la soluzione migliore è puntare un toniche basiche e poco aromatiche in modo da esaltare le 8 incredibili botaniche del nostro fantastico gin.