le spezie ideali per il Gin Tonic perfetto: alcuni consigli
Share
Le origini del Gin Tonic risalgono al 1700, ha più di tre secoli, ma non li dimostra! All’epoca del dominio britannico in India. Inizialmente la bevanda fu concepita con scopi curativi, come rimedio per combattere la malaria tra i soldati della guarnigione inglese di stanza nelle colonie oltre oceano. Gli ingredienti principali, gin e acqua tonica, sono stati inventati proprio da due medici. Il gin per cominciare fu creato dal dottore Francisco della Boe Sylvius presso l’Università olandese di Leiden nel 1650, sfruttando gli effetti benefici delle bacche di ginepro.
In giro per il mondo e negli stessi paesi in cui viene servito, il Gin Tonic è forse il drink allo stesso tempo più minimale e con il maggior numero di nuance. Per cominciare non tutti i gin sono uguali, quindi già la scelta di uno degli ingredienti base può modificare non poco il risultato. Tra i tipi più famosi vi sono i seguenti: Tanqueray Gin, Cask Gin, Contemporary style Gin, Genever Gin, London Dry Gin e Traditional Style Gin. Ognuno si distingue per il tipo di botanicals cioè il mix di erbe, spezie, piante e radici che ne conferisce il caratteristico aroma e sapore. Altro fattore da non sottovalutare è la gran quantità di acque toniche disponibili sul mercato, per cui si possono ottenere Gin Tonic più fruttati, altri secchi, altri ancora profumati, e chi più ne ha più ne metta.
Per ultime ma non per minore importanza, le spezie per Gin Tonic utilizzate come ciliegina sulla torta, aggiunte al termine della preparazione per sdrammatizzare o accentuare particolari note per accarezzare i sensi. Le più comuni e sfruttate spezie per Gin Tonic sono ad esempio: pepe rosa, cardamomo, cannella, chiodi di garofano, anice stellato, vaniglia, zenzero e il classico ginepro. È però possibile anche guarnire in alternativa con basilico, frutti di bosco, pompelmo, cetriolo o rosmarino.